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Radiomir 1940 in oro rosso

radiomirI Panerai con nuovi materiali e in tiratura limitata, hanno attirato la nostra attenzione al XXV SIHH, qui però torniamo alla tradizione con il Radiomir 1940 3 Days GMT in oro rosso.

Last january we published new Panerai limited editions and new materials, instead here there is a classic watch, Radiomir 1940 3 days GMT with red gold case and Caliber P.3001/10 with many interesting details.

 

A questo punto potremmo parlare del colore dell’oro, spesso infatti, e soprattutto nei mercati anglosassoni si parla di oro rosso che in Italia viene invece prsentato come oro rosa. Nessuno si interessa delle percentuali dalle quali dipende la colorazione del metallo prezioso, ci si affida alle singole capacità visive. Difficile identificare questo orologio con l’oro rosa, vista l’intensità cromatica del metallo, nella sua lega inoltre c’è anche una percentuale di platino; colore a parte, ci troviamo di fronte a uno dei Panerai più amati, il Radiomir 1940, con tutte le sue tradizioni e, per essere attuale, con la funzione del secondo fuso orario.

570

Radiomir PAM00570 in oro rosso levigato

Sono molti argomenti che fanno di questo orologio un best seller: eleganti dettagli della cassa disegnata con perfette proporzioni, il fondo a vista per vedere il Calibro P.3001/10, a carica manuale, con finiture tradizionali, l’indicatore della riserva di carica (c.ca 72 h) collegato a uno dei due bariletti scheletrati, il quadrante marrone con finitura soleil, come sempre nei Panerai, su due livelli e infine la regolazione rapida dell’ora.

Il movimento

Dal fondello si ammira il Calibro P.3001/1o

E visto che buona parte del fascino di questo orologio si lega alle sue origini e a un periodo lontano, vale la pena di ricordare che Officine Panerai è sponsor a Parigi della Mostra “La dolce vita – dal Liberty al Design italiano” che, sino al 13 settembre p.v., il Museo d’Orsay dedica al design e all’arte italiana dal 1900 al 1940. Quarant’anni che comprendono anni folli e ruggenti, come spesso vengono indicati gli anni Venti e Trenta, mentre, secondo noi, “la dolce vita” porta troppo agli anni ’50 e al ritratto che ne ha fatto Fellini, ma a parte ciò, la presenza di Officine Panerai in uno dei grandi musei parigini è indubbiamente un’importante alleanza culturale.

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