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XXIV S.I.H.H. – Cartier

ROTONDE_ASTRO_3quarts copiaEccoci giunti alla fine del nostro viaggio nel Salone ginevrino; con Cartier si conclude la panoramica delle novità sulle quali torneremo in seguito nella sessione della tecnica, per quelle che meritano di essere approfondite. Nell’Anteprima abbiamo pubblicato una eccezionale novità Cartier fra i Mestieri d’arte: nella collezione Ballon de Cartier l’intarsio non con tessere di essenze pregiate, ma con i fiori; poi per le signore i nuovi Tortue mini e medium; infine last but not least, il Calibre de Cartier Diver, subacqueo molto interessante.

 

Qui completiamo le novità con i Ballon Blanc e Bleu, i modelli più tecnici e quelli dell’alta orologeria: Rotonde Astrocalendaire, in apertura di servizio; Tank squelette, tanti tourbillon; solo un accenno agli orologi gioiello, spesso in pezzi unici o con una preziosa miniscultura che si stacca dalla lunetta per diventare spilla unendo la fama dei gioielli Cartier al cammino delle lancette.

 

42 br oro,extra pia ballo donna

In evidenza Ballon Bleu de Cartier Extrapiatto e Lady Ballon Blanc; in alto l’automatico ø mm 42

 

L’Extrapiatto Ballon Bleu de Cartier rientra nella tendenza degli orologi molto sottili, così come i due modelli femminili tornano all’eleganza di una cassa piccola. Il primo ha una cassa ø mm 40 in oro rosa o bianco, spessore mm 6.90; movimento di Manifattura 430MC manuale; quadrante grigio o bianco e versione con pietre preziose. I Ballon Blanc in oro bianco o rosa, cassa ø mm 30 con diamanti sulla lunetta e bracciale a cinque file di maglie speciali, anche incastonate con diamanti, ha movimento al quarzo Cartier. Infine il nuovo Ballon Bleu calibro automatico o49 Cartier, cassa ø mm 42 ha il bacciale in oro, un plus che sui nostri mercati sembra superato.

 

cart tour pro rosa e smalto

Ballon Bleu de Cartier tourbillon volant con quadrante in smalto, a destra versione in oro rosa

 

Grande tecnica nel Ballon Bleu de Cartier Tourbillon volant con il quadrante in smalto traslucido che fa pensare alle onde del mare e che è particolarmente difficile da realizzare per la finestrella, che lascia vedere il tourbillon; la gabbia ha la forma della C di Cartier; il Calibro 9452 MC ha il punzone di Ginevra; i componenti sono 142, i rubini 19, la cassa ø mm 39, spessore mm 11,4, è in oro bianco. La tiratura numerata è limitata a cento esemplari. Più sobria (e anche meno impegnativa) la versione in oro rosa con quadrante guilloché galvanico color ardesia.

 

Tank squelette

A sinistra Tank squelette in oro rosa, a destra la versione in oro bianco dedicata a Louis Cartier.

 

Il Tank squelette, con i ponti traforati a formare gli indici in cifre romane, lascia vedere il movimento; nella cassa in oro rosa, mm 34,5×43,8; il Calibro 9619 MC di Manifattura è a carica manuale, 28.800 A/h, 138 i componenti, 20 i rubini. Più elaborata la versione in oro bianco (cassa mm 30×39,2) dedicata a Louis Cartier con il movimento Calibro 9616 scheletrato; parte della platina è  in vetro zaffiro, un ponte circolare completa questo aereo movimento composto da 159 elementi, 21 rubini, visibile fra i due vetri zaffiro. La collezione dei Tank, che si avvia al centesimo anniversario, è stata realizzata negli anni con forme dedicate agli appassionati di varie nazioni, un fil rouge le accomuna tutte: la linearità della cassa rettangolare.

watchmaking

Cartier: in senso orario AstroCalendAIRE, Cronografo tourbillon 88 gg, Jour/Nuit e Terra/Luna

 

Durante la lunga sessione dedica alla stampa nello stand abbiamo visto, come detto prima, anche orologi gioiello: il coccodrillo in oro e pietre preziose, staccabile dalla lunetta per diventare spilla; l’immancabile pantera sul quadrante Baignoire sembra spiccare un salto dalla preziosa lunetta, l’orologio è inserito nel pelo non fulvo ma bianco/nero con diamanti e onice; il cigno nasconde un orologio segreto, ma li conserviamo per un’altra occasione. Concludiamo quindi il percorso orologiero con quattro Rotonde de Cartier, tutti esemplari di alta orologeria. Il cronografo con scappamento a tourbillon e 8 giorni di riserva di carica, è realizzato in 50 esemplari. Nella cassa in oro rosa ø 45 mm, il movimento carica manuale, 9438MC, è composto da 318 elementi, ha 31 rubini, 21.600 A/h.

Sul quadrante del Jour et Nuit una linea separa le ore del giorno da quelle della notte e a turno il sole e la luna le indicano con le fasi della luna a retrograde.  Quasi un modello ludico per l’inedita presentazione del ciclo lunare. Il movimento a carica automatica è il Calibro 9912 MC, indicatori giorno e notte, 290 gli elementi e 44 i rubini; cassa in oro rosa o palladio, ø 43,5 mm.

Terra Luna, realizzato in 50 esemplari, non solo ha il doppio fuso orario e lo scappamento a tourbillon, ma anche una complicazione nuova: le fasi di luna a richiesta. Premendo un pulsante a ore 4 una maschera copre la gabbia del tourbillon lasciandone una porzione a falce proprio come la luna. Nella cassa, ø 47 mm, in platino il calibro 9440 MC è composto da 362 elementi, i rubini sono 40; quadrante e maschera in lapislazzuli, la griglia è in  oro bianco.

Infine l’originale Astrocalendario ha la cassa in platino ø 45 mm e movimento Calibro 9459MC con tourbillon volant e Q.P a visualizzazione circolare. Prodotto in 100 esemplari ha 382 componenti e il punzone di Ginevra  21.600 A/h;  i componenti sono 382. La complicazione del Calendaio perpetuo, azionata con un sistema di ruotismi invece che con bascule e molle, ne fa un orologio davvero innovativo con le indicazioni su livelli concentrici; giorno mese, data sul fronte e sul retro il bisestile con una lancetta; la corona controlla anche l’indicatore data e mese.

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